17 marzo 2016 - prima riunione nella sala consiliare del Comune dei promotori della Carta di Pordenone (foto Fabris)

La Carta di Pordenone, intitolata «Media e rappresentazione di genere» è un protocollo d'intesa tra diversi soggetti istituzionali, enti e associazioni. Ha come finalità promuovere una immagine equilibrata e plurale di donne e uomini superando e contrastando gli stereotipi di genere nei media. L'accordo inoltre intende favorire la conoscenza e la diffusione dei principi di uguaglianza, pari opportunità, di riconoscimento e valorizzazione delle differenze, consapevoli del fatto che una comunicazione responsabile e la sensibilizzazione degli operatori e delle operatrici possono contribuire all’abbattimento degli stereotipi di genere e a sviluppare il rispetto delle identità di donne e uomini in modo coerente con l’evoluzione dei loro ruoli nella società. Il documento è stato sottoscritto mercoledì 8 luglio 2015 alle 12.00 nella sala rossa del municipio di Pordenone. Sono intervenuti il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, l’assessore comunale alle pari opportunità Flavio Moro, la consigliera provinciale di parità Chiara Cristini, la presidente della commissione pari opportunità del Comune di Pordenone Giulia Bevilacqua, il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti Cristiano Degano, la fiduciaria di Pordenone per Assostampa Fvg Patrizia Disnan, il presidente del Circolo della stampa di Pordenone Pietro Angelillo, la presidente dell'associazione Voce Donna Maria De Stefano e il presidente del Teatro comunale Giuseppe Verdi di Pordenone Giovanni Lessio.

 

IL TESTO

PREMESSO CHE
Il presente Protocollo intende promuovere un’immagine equilibrata e plurale di donne e uomini contrastando e superando gli stereotipi di genere nei media, e favorire la conoscenza e la diffusione dei principi di uguaglianza, di pari opportunità e di riconoscimento e valorizzazione delle differenze.
Gli stereotipi di genere infatti tendono a condizionare le scelte individuali di uomini e donne e la dimensione etica dell’agire sociale, creando aspettative differenti rispetto ai comportamenti femminili e maschili nella divisione dei ruoli in famiglia, nei percorsi formativi ed educativi, nelle scelte occupazionali, nelle carriere professionali, con ripercussioni anche segreganti nel mondo del lavoro.
Le parti contraenti ritengono di poter svolgere un ruolo fondamentale nella promozione di quei cambiamenti culturali necessari a prevenire e contrastare discriminazioni e pregiudizi legati agli stereotipi di genere, favorendo in tal modo anche il contrasto alla violenza sulle donne che da essi trae alimento.
Pertanto le parti contraenti convengono nell’individuare nella comunicazione responsabile e nella sensibilizzazione degli operatori e delle operatrici i principali strumenti che possano contribuire all’abbattimento degli stereotipi di genere e a sviluppare il rispetto delle identità di donne e uomini in modo coerente con l’evoluzione dei loro ruoli nella società.
TUTTO CIO' PREMESSO
Gli/le operatori/trici della comunicazione, al fine di migliorare la qualità dell’informazione e della comunicazione, intendono sottoscrivere un Protocollo d'intesa per impegnare le parti a collaborare al superamento degli stereotipi ed alla valorizzazione delle differenze di genere, così come alla salvaguardia della dignità dei soggetti rappresentati;
le parti contraenti convengono quanto segue:
ARTICOLO 1
- Obiettivi -
1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo.
2. I soggetti firmatari del presente Protocollo convengono sull’importanza del contributo di una comunicazione consapevole alla creazione di una società libera da stereotipi legati al genere e per tale fine intendono promuovere modelli di comunicazione che:
a) siano rispettosi della dignità della persona e dell’identità di genere;
b) valorizzino la rappresentazione reale e non stereotipata della molteplicità di ruoli assunti dalle donne nella società, anche nelle fasce di maggior ascolto, offrendo un ritratto delle donne coerente con la complessità e la ricchezza della loro identità, trasmettendo messaggi coinvolgenti, intelligibili e rappresentativi sia delle donne, sia degli uomini;
c) promuovano il principio di uguale rappresentanza di genere garantendo le pari opportunità di accesso negli spazi informativi;
d) utilizzino, nell’elaborazione dei testi, un linguaggio inclusivo e rispettoso dei generi, non sessista e il più possibile sessuato – ossia - che non occulti il genere femminile attraverso l’uso di termini maschili ritenuti generalmente “neutri”.
ARTICOLO 2
- Compiti –
Con il presente Protocollo le Parti si impegnano, per le rispettive competenze, attraverso gli strumenti già attivi, a:
a) promuovere una comunicazione istituzionale sempre più attenta alla valorizzazione dell’identità di genere in piena coerenza con gli obiettivi di cui all’articolo 1) del presente Protocollo;
b) sensibilizzare il territorio provinciale sul tema degli stereotipi di genere anche presso le diverse Amministrazioni e gli Enti Locali;
 c) valorizzare le buone pratiche indicate dal Comitato di cui all’art.3;
d) promuovere le finalità del presente Protocollo.
e) Il Circolo della Stampa di Pordenone, in accordo e con il sostegno dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia e di Assostampa Friuli Venezia Giulia, si impegna a promuovere iniziative informative e formative per giornalisti e per il pubblico, soprattutto quello dei giovani, dedicate al tema del rispetto della differenza di genere come forma imprescindibile di cultura e civiltà.
Gli/le operatori/trici della comunicazione sottoscrittori del presente Protocollo si impegnano a promuovere modelli di informazione/comunicazione che:
a) siano attenti alle modalità di rappresentazione dei generi, rispettosi delle identità, e coerenti con l'evoluzione dei ruoli di genere nella società sia nell’uso delle immagini che del linguaggio;
b) prestino attenzione a non trasmettere:
1) messaggi discriminatori e/o degradanti basati sugli stereotipi di genere e/o che contengano immagini o rappresentazioni o che incitino ad atti di abuso e/o violenza, in particolare sulle donne;
2) immagini che utilizzino il corpo di donne e uomini in modo offensivo per la dignità della persona e che possano degradarne l’immagine a oggetto sessuale, anche attraverso immagini che richiamino o evochino atti o attributi sessuali.
 Gli/le operatori/trici della comunicazione, per le rispettive competenze e nell’ambito delle proprie attività si impegnano a:
a) promuovere azioni di sensibilizzazione e informazione per gli operatori e le operatrici del settore in funzione di una comunicazione rispettosa dei principi di parità di genere e di non discriminazione, di pari opportunità e di valorizzazione delle differenze;
b) promuovere un’attenzione particolare alla valorizzazione del genere femminile laddove risulti penalizzato
 Tutti i soggetti firmatari si impegnano a valorizzare e a condividere con gli altri sottoscrittori le buone pratiche e le esperienze maturate e sviluppate nel proprio ambito professionale.
ARTICOLO 3
- Comitato “Tecnico”
 1. Per l'attuazione del presente Protocollo, nonché per il monitoraggio e la promozione delle attività in esso previste, le parti concordano sulla costituzione di un Comitato Tecnico composto da un rappresentante per ciascuno dei soggetti sottoscrittori del Protocollo.
2. Il Comitato è presieduto dalla Consigliera Provinciale di Parità,che lo convoca con cadenza almeno semestrale e/o su richiesta delle parti.
3. Comitato, mediante gli incontri periodici, verifica il buon andamento degli impegni assunti presentando anche proposte finalizzate alla realizzazione degli obiettivi del Protocollo.
4. Il Comitato, al termine di attuazione del presente Protocollo, predispone una relazione annuale sulle attività svolte
5. Per il funzionamento del Comitato non è previsto l'impegno di risorse finanziarie e per i componenti dello stesso non è previsto alcun emolumento né rimborso spese.
6. Il comitato è composto da donne e uomini nel rispetto della parità di genere.
ARTICOLO 4
- Durata -
1. Il presente Protocollo ha la durata sperimentale di tre anni a partire dalla data della sua sottoscrizione e potrà essere, su comune volontà delle parti, modificato in ogni momento. Alla conclusione dei tre anni, considerate le esperienze realizzate dai sottoscrittori, si valuteranno le modalità di prosecuzione.
 ARTICOLO 5
- Clausola di adesione -
Altri operatori della comunicazione che condividono obiettivi, principi e contenuti del presente Protocollo possono fare domanda di adesione al Comitato paritetico di cui all’art. 3 che valuterà le richieste. 
 
Pordenone, 8 luglio 2015
Letto e sottoscritto per accettazione

 

 

I soggetti sottoscrittori
Comune di Pordenone - Assessorato alle pari opportunità
Commissione pari opportunità del Comune di Pordenone
Consigliera provinciale di parità di Pordenone
Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia
Assostampa Fvg
Circolo della stampa di Pordenone
Associazione Voce donna – Centro antiviolenza
Teatro comunale Giuseppe Verdi di Pordenone
Provincia di Pordenone
Arsap-Impresa sociale
Best Western Parkhotel
Associazione Aladura
Associazione culturale Il Capitello
Compagnia Arti & Mestieri
Circolo della cultura e delle arti Pordenone
Soroptimist Club Pordenone
Fondazione Pordenonelegge
Polizzi Editore
Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria
Ordine Avvocati Pordenone
Pordenone Fiere
Si sta aggiungendo un numero crescente di richieste di adesioni, che saranno formalizzate nel mese di dicembre.

Come aderire: operatori della comunicazione, enti, istituzioni e associazioni che condividono obiettivi, principi e contenuti della Carta di Pordenone possono fare domanda di adesione scrivendo all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

15° CONCORSO CIGANA

Dal 1° Luglio 2023 

al 30 Giugno 2024

Fondo Simona Cigana

L’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, anche facendo proprie le proposte avanzate dal Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, ha istituito il Fondo Simona Cigana, intitolato alla memoria della collega prematuramente scomparsa nel 2007, finalizzato alla tutela legale e giudiziale di colleghi in condizioni in difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli.

Il Fondo Simona Cigana è stato costituito per fini solidaristici di sostegno legale in seno all’Assostampa del Friuli Venezia Giulia. Per maggiori informazioni 

Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste, tel. 040-370371/370571; fax 040-370378 – info@assostampafvg.it – www.assostampafvg.it
Coordinamento dei giornalisti precari e freelance: precari.freelance@assostampafvg.it

LA FORMAZIONE DEI GIORNALISTI

È ONLINE LA NUOVA PIATTAFORMA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

È attivo il nuovo portale dedicato alla formazione professionale continua, che ha preso definitivamente il posto della piattaforma Sigef. Il servizio è raggiungibile al link www.formazionegiornalisti.it: prima di accedervi è necessario effettuare una procedura di registrazione a partire dal proprio codice fiscale (guarda qui il videotutorial).

Una volta collegati sarà possibile, tra le altre cose, visualizzare la propria situazione formativa e iscriversi ai corsi di formazione (che saranno caricati nelle prossime settimane), proprio come accadeva su Sigef. 

Ricordiamo inoltre che, in caso di qualsiasi necessità, è sempre possibile contattare il supporto tecnico: per farlo è sufficiente aprire la pagina www.formazionegiornalisti.it e cliccare sul tasto posto in basso a sinistra sullo schermo (il pulsante “contattaci”).

Avvisiamo infine i colleghi che i crediti maturati dal 20 dicembre in poi saranno caricati e visibili sulla nuova piattaforma nelle prossime settimane.
Qui la nota del neoeletto Presidente dell’OdG Carlo Bartoli, che riporta alcune ulteriori informazioni utili sulla procedura di registrazione al portale, e qui alcuni suggerimenti d'uso.

Federazione Nazionale

FNSI Federazione stampa.

La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) è il sindacato unico dei giornalisti italiani. Firma il loro contratto collettivo nazionale ed è attualmente l’espressione di 19 associazioni regionali e di 3 associazioni di giornalisti italiani all’estero (Francia, Germania, Inghilterra). La Federazione affonda le sue radici nell’«Associazione della Stampa Periodica Italiana», nata nel 1877.
www.assostampafvg.it

Ordine dei Giornalisti

Così com'è configurato oggi, l'Ordine nazionale dei giornalisti, fondato nel 1963, è il soggetto collettivo che rappresenta la categoria dei giornalisti italiani. All’albo sono iscritti professionisti, pubblicisti, praticanti. Negli elenchi speciali si iscrivono invece i giornalisti stranieri che lavorano in Italia ed i direttori responsabili di periodici a carattere tecnico, professionale o scientifico.
www.odg.fvg.it

INPGI

L'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) ha tra i suoi fondatori Vittorio Emanuele III di Savoia ed il Parlamento dell’allora regno d’Italia. Ente impositore ed esattore, è integrato nel sistema pensionistico italiano. Devono esser iscritti all’Inpgi praticanti, professionisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro giornalistico subordinato.
www.inpgi.it

CASAGIT

La Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani (Casagit) si occupa della salute dei propri assistiti e dei loro familiari, fornendo un articolato sistema integrativo dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. Oggi esistono più forme d’iscrizione a Casagit, formulate per andare incontro alle esigenze dei giornalisti assunti e dei liberi professionisti.
www.casagit.it