La RIPRESA parte dall'impegno per il LAVORO


di Carlo Muscatello* 

È opinione diffusa che il nuovo anno cominci in realtà a settembre. Finiscono le vacanze, riaprono le scuole, il mondo del lavoro e la politica si rimettono in moto dopo la pausa agostana. E con il lavoro riparte anche l'impegno e l'attività del sindacato dei giornalisti, insostituibile presidio per difendere una professione che negli ultimi anni ha dovuto affrontare - sta ancora affrontando - una crisi senza precedenti.


Il governo garantisce da settimane bonus stabili da inserire nella prossima finanziaria per incentivare l'assunzione stabile soprattutto di giovani. Un impegno da apprezzare ma da attendere a un'attenta verifica dei fatti. 
Nel nostro settore, infatti, i fondi pubblici in parte sono già arrivati e in parte arriveranno (oltre venti miliardi lo scorso anno, altri quarantacinque spalmati nel prossimo quinquennio), ma si tratta sempre e soltanto di denari destinati alle aziende per permetter loro di ultimare i propri stati di crisi e le rispettive ristrutturazioni.
Che significa? Semplice: prepensionare quasi quattrocento giornalisti attorno ai sessant'anni (più della metà sono già andati), senza però che queste posizioni vengano sostituite con forze giovani e fresche all'interno delle redazioni. Magari attingendo ai tanti giovani e meno giovani precari che lavorano quotidianamente per i giornali, pagati poco e male, e che tante volte si trovano costretti - a malincuore, dopo molti anni di lavoro e moltissime promesse, senza prospettive certe e nemmeno probabili - a ricorrere al giudice del lavoro per veder riconosciuti i propri diritti. 
Un piccolo "contentino" in realtà c'è, ed esiste grazie all'impegno del sindacato unitario dei giornalisti: secondo il decreto legislativo del 2014, a ogni tre prepensionamenti deve corrispondere infatti almeno un'assunzione. Com'è di tutta evidenza, una "riparazione" limitata, anche considerando il fatto che il costo industriale di un giornalista di sessant'anni che esce (con scatti di anzianità, di carriera, vecchi contratti integrativi e quant'altro...) coprirebbe il costo di tre o quattro nuovi assunti. Cionostante, gli editori hanno tentato di cancellare anche l'obbligo normativo di quella singola assunzione ogni tre uscite. Non ci sono riusciti, ma non per opera dello Spirito Santo: per l'impegno e l'ostinazione del sindacato.Anche per questi motivi nell'agenda per il nuovo anno di lavoro che comincia a settembre, il sindacato dei giornalisti pone ancora l'obiettivo della nuova occupazione. Senza la quale si stenta a immaginare un futuro per un settore come il nostro, che ha vissuto e sta vivendo trasformazioni epocali a seguito delle rivoluzioni tecnologiche avvenute e ancora in atto.
Com'è stato già più volte detto, un’informazione precaria è un’informazione meno autorevole e meno autonoma. E il futuro dell’informazione nel nostro Paese non può passare solo da tagli, pensionamenti anticipati e lavoro precario. I giornalisti hanno fatto e stanno facendo la propria parte, aspettiamo segnali di vita (e di responsabilità) anche dall'altra parte del tavolo.

* presidente Assostampa Friuli Venezia Giulia, componente giunta Fnsi

15° CONCORSO CIGANA

Dal 1° Luglio 2023 

al 30 Giugno 2024

LEGGE SULL’INFORMAZIONE

Fondo Simona Cigana

L’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, anche facendo proprie le proposte avanzate dal Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, ha istituito il Fondo Simona Cigana, intitolato alla memoria della collega prematuramente scomparsa nel 2007, finalizzato alla tutela legale e giudiziale di colleghi in condizioni in difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli.

Il Fondo Simona Cigana è stato costituito per fini solidaristici di sostegno legale in seno all’Assostampa del Friuli Venezia Giulia. Per maggiori informazioni 

Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste, tel. 040-370371/370571; fax 040-370378 – info@assostampafvg.it – www.assostampafvg.it
Coordinamento dei giornalisti precari e freelance: precari.freelance@assostampafvg.it

LA FORMAZIONE DEI GIORNALISTI

È ONLINE LA NUOVA PIATTAFORMA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

È attivo il nuovo portale dedicato alla formazione professionale continua, che ha preso definitivamente il posto della piattaforma Sigef. Il servizio è raggiungibile al link www.formazionegiornalisti.it: prima di accedervi è necessario effettuare una procedura di registrazione a partire dal proprio codice fiscale (guarda qui il videotutorial).

Una volta collegati sarà possibile, tra le altre cose, visualizzare la propria situazione formativa e iscriversi ai corsi di formazione (che saranno caricati nelle prossime settimane), proprio come accadeva su Sigef. 

Ricordiamo inoltre che, in caso di qualsiasi necessità, è sempre possibile contattare il supporto tecnico: per farlo è sufficiente aprire la pagina www.formazionegiornalisti.it e cliccare sul tasto posto in basso a sinistra sullo schermo (il pulsante “contattaci”).

Avvisiamo infine i colleghi che i crediti maturati dal 20 dicembre in poi saranno caricati e visibili sulla nuova piattaforma nelle prossime settimane.
Qui la nota del neoeletto Presidente dell’OdG Carlo Bartoli, che riporta alcune ulteriori informazioni utili sulla procedura di registrazione al portale, e qui alcuni suggerimenti d'uso.

Federazione Nazionale

FNSI Federazione stampa.

La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) è il sindacato unico dei giornalisti italiani. Firma il loro contratto collettivo nazionale ed è attualmente l’espressione di 19 associazioni regionali e di 3 associazioni di giornalisti italiani all’estero (Francia, Germania, Inghilterra). La Federazione affonda le sue radici nell’«Associazione della Stampa Periodica Italiana», nata nel 1877.
www.assostampafvg.it

Ordine dei Giornalisti

Così com'è configurato oggi, l'Ordine nazionale dei giornalisti, fondato nel 1963, è il soggetto collettivo che rappresenta la categoria dei giornalisti italiani. All’albo sono iscritti professionisti, pubblicisti, praticanti. Negli elenchi speciali si iscrivono invece i giornalisti stranieri che lavorano in Italia ed i direttori responsabili di periodici a carattere tecnico, professionale o scientifico.
www.odg.fvg.it

INPGI

L'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) ha tra i suoi fondatori Vittorio Emanuele III di Savoia ed il Parlamento dell’allora regno d’Italia. Ente impositore ed esattore, è integrato nel sistema pensionistico italiano. Devono esser iscritti all’Inpgi praticanti, professionisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro giornalistico subordinato.
www.inpgi.it

CASAGIT

La Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani (Casagit) si occupa della salute dei propri assistiti e dei loro familiari, fornendo un articolato sistema integrativo dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. Oggi esistono più forme d’iscrizione a Casagit, formulate per andare incontro alle esigenze dei giornalisti assunti e dei liberi professionisti.
www.casagit.it