Luciano Padovese Pioniere della Cultura

Il cordoglio del Circolo della Stampa, che lo annovera tra i suoi Soci Onorari

20 dicembre 2022

La morte di mons. Luciano Padovese priva Pordenone e la sua provincia della presenza di un gigante della cultura e dell’informazione. Il Circolo della Stampa, che lo annovera tra i suoi Soci Onorari, precisa di avere incominciato l’attività nel 1967 collaborando alla realizzazione di una mostra d’arte nella Casa dello studente, oggi “Centro culturale Casa Antonio Zanussi”, fondata e diretta proprio da don Padovese con il sostegno determinante di Lino Zanussi.

Con lui tramonta un’epoca, quella di un territorio che negli anni Sessanta seppe trovare la forza di realizzare un salto di qualità economica, sociale, culturale, amministrativa di prim’ordine sul piano nazionale e internazionale. Luciano Padovese ne fu uno degli interpreti più raffinati, sia trasformando la Casa dello studente in un centro di cultura che ha fatto scuola, sia modulando a livelli di eccellenza la sua funzione di protagonista del movimento culturale, della vita ecclesiale, della capacità di relazionarsi con la società civile, particolarmente quella dei giovani. In tutto questo suo lungo e qualificante impegno fu pioniere e protagonista indiscusso, un intellettuale capace di guardare al presente e al futuro con capacità innovatrici.

All’istituzione del Centro culturale Zanussi Casa dello Studente, ai suoi collaboratori, ai suoi familiari il Cordoglio del Circolo della Stampa di Pordenone. 

Pietro Angelillo

Presidente

Circolo della Stampa Pordenone

ORDINE NAZIONALE DEI GIORNALISTI

VIOLENZA SULLE DONNE:

RACCONTIAMOLA CON LE PAROLE GIUSTE

25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La Commissione Pari Opportunità e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ricordano ai colleghi i doveri deontologici nell’uso di un corretto linguaggio 

Dal 1 gennaio al 7 novembre 2022 sono 82 le donne vittime di femminicidio in Italia (90 lo scorso anno). La metà sono state uccise dal loro partner, attuale o ex. Sono alcuni dati elaborati dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della Pubblica sicurezza illustrati nei giorni scorsi in Campidoglio, che dimostrano come la violenza sulle donne sia ancora una piaga diffusa da contrastare .

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Commissione pari opportunità e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ricordano ai colleghi i doveri deontologici nell’uso di un linguaggio corretto che rifugga dagli stereotipi di genere, nell’obiettivo di fornire ai cittadini una informazione attenta, corretta e consapevole del fenomeno della violenza di genere, che eviti il pericolo di una vittimizzazione secondaria.

Massimo Franco Socio Onorario del Circolo della Stampa di Pordenone.

Massimo Franco è stato scelto dal Circolo della Stampa di Pordenone quale nuovo Socio Onorario. Il riconoscimento, previsto dallo Statuto dell’Associazione, sarà consegnato ufficialmente durante l’incontro a Pordenonelegge, imperniato sul nuovo libro del giornalista-scrittore, domenica 18 settembre, alle 12, nell’auditorium della Regione, in via Roma, a Pordenone.

Franco, editorialista del Corriere della Sera e collaboratore di molte trasmissioni televisive, ha al suo attivo anche una proficua attività di scrittore. Scegliendo lui per la prestigiosa nomina, il Circolo della stampa premia la sua professionalità e il suo profilo di protagonista dell’informazione e della cultura. Inoltre, con la sua scelta, vuole festeggiarlo per la sua recente fatica letteraria, Il monastero. Benedetto XVI, nove anni di papato-ombra, Milano, Solferino, 2022.

Nell’occasione, il Circolo esprime il ringraziamento a Pordenonelegge per avere accettato la proposta che consente la continuazione di un evento ormai tradizionale nell’ambito della “Festa del libro con gli autori”. 

Pordenone, 8 settembre 2022

Protagonista della Resistenza

Ricordare Arturo Zambon a un secolo dalla sua nascita 

Arturo Zambon

Venerdì 12 agosto ricorreva il 100° anniversario della nascita di Arturo Zambon, uno dei massimi esponenti della Resistenza antifascista in Friuli e protagonista della vita civile del dopoguerra fino al primo decennio del terzo millennio.

Ricordarlo oggi, a distanza di 10 anni della sua morte (4 novembre 2012), significa riproporre i valori di un periodo che è segnato come il riscatto dell'Italia dal totalitarismo, dalla cultura della guerra, dalle divisioni di parte, grazie alla conquista della libertà e della democrazia, due beni preziosi da difendere giorno per giorno con la consapevolezza che sono diritti inalienabili.

Dopo l'8 settembre 1943, Arturo Zambon, ufficiale di complemento degli Alpini, evase dalla prigionia nazifascista. Successivamente aderì, con il nome di battaglia "Comici", alla Lotta di liberazione dal nazismo e dal fascismo, dapprima nella 5a Brigata Osoppo, dove fu capo di stato maggiore, e successivamente nella Brigata unificata Ippolito Nievo A, composta da formazioni della Osoppo e della Garibaldi, come vicecapo di stato maggiore, un ruolo operativo sul terreno e di raccordo tra il comandante di quella unità operativa, il garibaldino Mario Modotti "Tribuno", e il capo di stato maggiore, l'osovano Pietro Maset "Maso". 

Quell'unità operativa, in azione tra la Valcellina, la Val Colvera e il monte Cavallo, è oggi ricordata dal monumento di Piancavallo, inaugurato nel 1983 dal presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Nell'inverno 1944-1945 la "Ippolito Nievo A" subì i colpi della controffensiva nazifascista con la perdita di una parte del suo vertice: arrestato e fucilato "Tribuno", ucciso in combattimento "Maso", ferito mortalmente in un agguato il commissario politico, Giulio Contin "Riccardo". A sua volta, Arturo Zambon fu catturato, su delazione, dalla Decima Mas, poi tenuto prigioniero in varie località del Veneto.

Riuscì a fuggire assieme a Cino Boccazzi "Piave" e partecipò attivamente alla liberazione di Maniago, la sua città dove, all'indomani della seconda guerra mondiale, fu comandante della zona militare e operò assieme al governatore britannico Pinny per la rinascita economica e politica. 

Nello Girolin, una vita esemplare.

Nello Gerolin

(P.A.)Qualche anno fa, mentre ero in attesa del mio turno per una visita medica nell’ospedale di Pordenone, notai Lionello Girolin, in piedi, davanti a una statua della Madonna, all’esterno di un reparto di degenza. Perché si trovava li?
«Semplice – mi rispose con il sorriso delle persone miti e devote – soltanto per ringraziare la Madonna per avere salvato mia moglie, tempo fa, in un difficile momento per la sua salute. Vengo qui tutte le volte che sono nell’ospedale o mi trovo nei pressi».

Obiettai che un po’ di riconoscenza avrebbe potuto riservarla anche ai medici. «Senz’altro – rispose pronto – ma pregherò sempre la Madonna per averli ispirati». Rimase ancora un po’ in raccoglimento, poi se ne andò, salutandomi con l’aria soddisfatta di chi aveva appena compiuto il proprio dovere di riconoscenza.
Questo episodio, mi rende indimenticabile Nello, come tutti lo chiamavamo, scomparso prematuramente all’età di 74 anni. Era stato socio del Circolo della Stampa e assiduo frequentatore delle nostre attività, quando la moglie, Rossana Martin, era nostra segretaria-tesoriera attivissima, e anche negli anni successivi, quando fu da noi nominata Socia Onoraria. Dove era lei, si era sempre certi di trovare lui. Una coppia inossidabile per oltre mezzo secolo, che infondeva serenità e ammirazione tra i loro molti conoscenti ed estimatori. 

Omar Monestier, giornalista di valore

Monestier

(P.A.) La prematura morte di Omar Monestier, avvenuta nella notte tra domenica 31 luglio e lunedì 1 agosto, colpisce duramente la categoria dei giornalisti e il mondo giornalistico in generale. Abbiamo perduto un protagonista del nostro tempo, che non si atteggiava e non si imponeva; semplicemente operava, con dedizione, tenacia, scrupolosità, capacità professionale.
Era sul fronte dell'informazione, infaticabilmente, da metà anni Ottanta e, a 58 anni, si trovava a dirigere, ormai da tempo, contemporaneamente, due testate storiche del Friuli Venezia Giulia, Messaggero Veneto e Il Piccolo, con il rispetto e con l'attenzione verso i problemi, le prospettive e la storia dei due territori, come già aveva fatto egregiamente nelle precedenti esperienze in varie testate giornalistiche del Veneto, del Trentino Alto Adige, della Toscana.
Il circolo della stampa di Pordenone lo aveva avuto come ospite in alcune sue manifestazioni, alle quali egli aveva aderito sempre con entusiasmo.
Omar Monestier lascia dunque rimpianto e ammirazione, un'eredità morale e professionale che è ormai scuola.
Il Circolo della Stampa di Pordenone porge le condoglianze alla famiglia, alle redazioni del Messaggero Veneto e de Il Piccolo, ai colleghi del Gruppo editoriale Gedi.

ITALO ZANNIER COMPIE 90 ANNI

L’augurio per un socio illustre e il suggerimento a due Regioni per celebrarlo con un evento

 Giovedì 9 giugno Italo Zannier, uno dei grandi italiani della fotografia internazionale, compirà 90 anni. Il Circolo della stampa di Pordenone, che si pregia di averlo onorato con la nomina di “Socio Onorario” e con il “Pennino d’oro”, esprime l’augurio e il compiacimento per il prestigioso anniversario.

«Italo Zannier, veneziano, cittadino del mondo – commenta il presidente Pietro Angelillo – è anche uno dei personaggi più illustri del Friuli Occidentale, essendo egli nato a Spilimbergo da famiglia spilimberghese ed essendosi formato culturalmente in Friuli. Per noi è dunque particolarmente doveroso fargli sentire il calore dei giornalisti pordenonesi per il suo lungo impegno e per le sue tante attività culturali e professionali».

La sua carriera è costellata di momenti intensi che nemmeno la sua età affievolisce e che sono parte integrante della storia della cultura italiana, soprattutto nello studio della fotografia, nell’insegnamento accademico, nella pubblicazione di libri che illustrano fondamenti delle tecniche fotografiche, momenti di vita, personaggi. Alla sua attività di divulgatore devono la fama molti grandi fotografi italiani contemporanei.

Sottocategorie

15° CONCORSO CIGANA

Dal 1° Luglio 2023 

al 30 Giugno 2024

LEGGE SULL’INFORMAZIONE

Fondo Simona Cigana

L’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, anche facendo proprie le proposte avanzate dal Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, ha istituito il Fondo Simona Cigana, intitolato alla memoria della collega prematuramente scomparsa nel 2007, finalizzato alla tutela legale e giudiziale di colleghi in condizioni in difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli.

Il Fondo Simona Cigana è stato costituito per fini solidaristici di sostegno legale in seno all’Assostampa del Friuli Venezia Giulia. Per maggiori informazioni 

Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste, tel. 040-370371/370571; fax 040-370378 – info@assostampafvg.it – www.assostampafvg.it
Coordinamento dei giornalisti precari e freelance: precari.freelance@assostampafvg.it

LA FORMAZIONE DEI GIORNALISTI

È ONLINE LA NUOVA PIATTAFORMA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

È attivo il nuovo portale dedicato alla formazione professionale continua, che ha preso definitivamente il posto della piattaforma Sigef. Il servizio è raggiungibile al link www.formazionegiornalisti.it: prima di accedervi è necessario effettuare una procedura di registrazione a partire dal proprio codice fiscale (guarda qui il videotutorial).

Una volta collegati sarà possibile, tra le altre cose, visualizzare la propria situazione formativa e iscriversi ai corsi di formazione (che saranno caricati nelle prossime settimane), proprio come accadeva su Sigef. 

Ricordiamo inoltre che, in caso di qualsiasi necessità, è sempre possibile contattare il supporto tecnico: per farlo è sufficiente aprire la pagina www.formazionegiornalisti.it e cliccare sul tasto posto in basso a sinistra sullo schermo (il pulsante “contattaci”).

Avvisiamo infine i colleghi che i crediti maturati dal 20 dicembre in poi saranno caricati e visibili sulla nuova piattaforma nelle prossime settimane.
Qui la nota del neoeletto Presidente dell’OdG Carlo Bartoli, che riporta alcune ulteriori informazioni utili sulla procedura di registrazione al portale, e qui alcuni suggerimenti d'uso.

Federazione Nazionale

FNSI Federazione stampa.

La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) è il sindacato unico dei giornalisti italiani. Firma il loro contratto collettivo nazionale ed è attualmente l’espressione di 19 associazioni regionali e di 3 associazioni di giornalisti italiani all’estero (Francia, Germania, Inghilterra). La Federazione affonda le sue radici nell’«Associazione della Stampa Periodica Italiana», nata nel 1877.
www.assostampafvg.it

Ordine dei Giornalisti

Così com'è configurato oggi, l'Ordine nazionale dei giornalisti, fondato nel 1963, è il soggetto collettivo che rappresenta la categoria dei giornalisti italiani. All’albo sono iscritti professionisti, pubblicisti, praticanti. Negli elenchi speciali si iscrivono invece i giornalisti stranieri che lavorano in Italia ed i direttori responsabili di periodici a carattere tecnico, professionale o scientifico.
www.odg.fvg.it

INPGI

L'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) ha tra i suoi fondatori Vittorio Emanuele III di Savoia ed il Parlamento dell’allora regno d’Italia. Ente impositore ed esattore, è integrato nel sistema pensionistico italiano. Devono esser iscritti all’Inpgi praticanti, professionisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro giornalistico subordinato.
www.inpgi.it

CASAGIT

La Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani (Casagit) si occupa della salute dei propri assistiti e dei loro familiari, fornendo un articolato sistema integrativo dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. Oggi esistono più forme d’iscrizione a Casagit, formulate per andare incontro alle esigenze dei giornalisti assunti e dei liberi professionisti.
www.casagit.it