Il bilancio 2016, grande salto di qualità
Stiamo attraversando un periodo di attività intensa, ma non sempre riusciamo a fare il punto su quanto abbiamo impostato e realizzato nel 2016. L’anno chiuso da poco, deve essere considerato il periodo in cui il Circolo della Stampa di Pordenone ha operato un salto di qualità decisivo per il suo futuro.
Piero Angelillo presidente
All’inizio del 2017 stiamo verificando il significato e le conseguenze dell’intenso lavoro compiuto, perché gli eventi impostati e quelli realizzati nei mesi scorsi e in questo primo scorcio del nuovo anno ci mettono di fronte a due aspetti: l’orgoglio legittimo per il livello raggiunto e la necessità di far fronte con la nostra partecipazione a questo nuovo inedito impulso.
Se la nostra risposta fosse incerta, le conseguenze potrebbero essere un freno e comportare uno o più passi indietro nella nostra attività.
A questo punto dobbiamo chiederci se vogliamo mantenere questi ritmi che tendono a crescere o se vogliamo porre un freno alla svolta del 2016.
Facciamo il punto sulla situazione.
1) Il nostro cammino. L’avventura di cui siamo protagonisti è partita da uno stato di abbandono totale del nostro Circolo della Stampa. Strada facendo abbiamo recuperato due nostri eventi tradizionali: l’incontro annuale di San Francesco di Sales e il Rally della Stampa.
Gradualmente abbiamo capito che potevamo e dovevamo fare di più. Abbiamo realizzato la mostra e il convegno sui 20 anni di “Pubblicità Progresso”, la celebrazione del 40° di fondazione della nostra associazione, le borse di studio per i migliori giovani laureati in scienze della comunicazione, i meeting d’Estate e d’Inverno.
In crescendo abbiamo lanciato il concorso giornalistico “Premio Simona Cigana” (con il sostegno della famiglia Cigana, della Bcc Pordenonese, della Federazione regionale delle Bcc del FVG, alla Confartigianato Pordenone), le celebrazioni nel decimo anniversario della scomparsa di un nostro collega e co-fondatore illustre (il prof. Luigi Riem), il concorso fotografico nell’ambito del Rally, il sito web e, più avanti, il profilo facebook.
Non dimentichiamo l’apertura al mondo locale che ci circonda: associazioni, enti locali, aziende, scuole, associazioni di categoria, ordini professionali.
Per la presentazione di libri realizzati da colleghi abbiamo incominciato con Pordenonelegge, per arrivare al Circolo della cultura e delle Arti, alla Compagnia di arti e mestieri e ad altri organismi.
Per i contatti con le testate nazionali abbiamo avviato la serie “Inviato Speciale” e alimentato i corsi .
Molto significativo il ruolo propositivo che il Circolo ha assunto con la nascita della Carta di Pordenone, la collaborazione con le associazioni che ne fanno parte e le manifestazioni connesse (es, Settimana contro la violenza sulle donne).
Molto aderente alla nostra mission la collaborazione con Cinemazero per il festival “Le voci dell’Inchiesta”.
Uno dei mezzi di approccio più importanti alla realtà che ci circonda è l’assegnazione del titolo statutario di “Socio Onorario”, un riconoscimento che nei primi 39 anni di attività non avevamo mai utilizzato.
Vorrei citare tanto altro che non nomino perché ne siete al corrente. Lo dico non per sminuire certe scelte, ma per evitare lungaggini espositive.
Mi permetto soltanto di evidenziare che il nostro lavoro è costante, anzi, in crescendo e che quanto facciamo non nasce per caso, come tutti potete testimoniare, a partire dai colleghi del Direttivo maggiormente impegnati nella proposta e nell’esecuzione.
Nel 2015 abbiamo colto al balzo una grande occasione: i corsi di formazione per giornalisti. E qui si innesta il salto di qualità.
2) I corsi di formazione. Siamo diventati proponenti, nei confronti dell’Ordine dei Giornalisti, cogliendo due risultati: l’offerta di un servizio fondamentale per noi e per i nostri colleghi e l’affinamento di una capacità propositiva e organizzativa che possediamo e che in mezzo secolo di vita (anche se non sempre) non ha fatto difetto al nostro Circolo.
Questo nuovo impegno ha fatto da elemento scatenante per un nuovo filone di attività che cresce al di là della nostra volontà, visto che la partecipazione del nostro Circolo è richiesta al nostro esterno.
Quanto abbiamo realizzato e quanto stiamo realizzando deve farci riflettere.
3) Attività attuali. Stiamo lavorando alla programmazione di nuovi corsi aperti al pubblico; all’organizzazione del Rally della Stampa; alla produzione del Book del Circolo da esibire come biglietto da visita permanente; al varo del nuovo “Le Voci dell’inchiesta”); la promozione dell’8ª edizione del “Premio Simona Cigana”; alla celebrazione della Giornaata della Donna. E mi fermo volutamente qui, perché altro bolle in pentola.
4) Criteri adottati. Il metodo che stiamo adottando nelle nostre scelte è l’apertura a quanto avviene sul nostro territorio. Questo aspetto ci consente di arricchire la nostra offerta di attività e di utilizzare le esperienze altrui. Il risultato è una collaborazione diffusa che sta affermandosi in tutto il settore del volontariato culturale e delle organizzazioni culturali professioniste.
5) Miglioramenti necessari. Il lavoro che stiamo compiendo dal 2015 e che si è annunciato molto intenso dall’1 gennaio 2017 è sempre più impegnativo, perché implica un’attenzione giornaliera fatta di incontri, lettere, telefonate, contatti. Non avendo né sede, né segreteria, il Circolo della Stampa ha bisogno del sostegno di tutti i suoi componenti. Occorre dunque un impegno più diffuso.
Se l’impegno negli ultimi due anni è andato in crescendo, quest’anno dovrebbe essere quello del consolidamento.
In particolare, dobbiamo rinforzare il Premio Simona Cigana, i Corsi di formazione, la comunicazione, i rapporti con la scuola, soprattutto attraverso il nostro sito web e il nostro profilo Facebook.
Per non parlare delle nuove iscrizioni al Circolo, un pesante problema che non riusciamo ancora a risolvere.
6) Finanziamenti. Credo che stiamo facendo molto con poco. Ma dobbiamo riaffrontare l’incremento dei finanziamenti.