Nella Regione sono il 43,9%

quasi nessuna denuncia

Una professionista su due ammette di aver subito violenze sessuali e poi di essersi licenziata per timore che un esposto non servisse



Vive e prolifera nel silenzio. Il fenomeno delle molestie nei luoghi di lavoro è realtà, ma, la cosa più preoccupante, è che è realtà socialmente tollerata. Dalle donne che la subiscono, in primis, perché «l'81 per cento non si confida con nessuno e il 99 per cento non denuncia » ha detto ieri la presidente di Voce donna, Maria De Stefano. Un tentativo di squarciare l'indifferenza è emerso nell'incontro di formazione "Il fenomeno delle molestie nei luoghi di lavoro: come prevenire, riconoscere e informare correttamente?" promosso da Consigliera di parità e Ordine dei giornalisti del Fvg.Se il 43,9% delle donne della regione - dai 14 ai 65 anni - ha subito molestie (Fonte Istat), che possono essere verbali o ambientali compreso il mobbing, poco meno del 10 per cento è stata vittima di molestie sessuale nel luogo di lavoro. Nadia (nome di fantasia), 27 anni e italiana era operaia in un'azienda metalmeccanica. «Era venuta da noi per maltrattamenti da parte del compagno. Nel colloquio, però, è emerso che subiva molestie verbali e non verbali (toccamenti) anche dal datore di lavoro e questo lo faceva anche con le impiegate - ha spiegato De Stefano -. Lei però ha preferito licenziarsi perché "se lo denuncio - ci ha detto - non trovo più lavoro"». Così ha fatto Angela, 40 anni, sposata con un figlio, inviata a Voce donna dal medico perché «soffriva di insonnia e disturbi alimentari e, al dottore, aveva confidato le molestie del capo. Assunta da una ditta di import export dopo alcuni anni di inattività legati alla maternità, si è trovata a vivere un incubo: il titolare la faceva andare nel sottoscala con una scusa e le chiedeva prestazioni sessuali». La donna si è confidata con una collega e ha scoperto di non essere la prima vittima, «ma l'altra le ha detto che non voleva essere coinvolta». Così anche Angela alla denuncia ha preferito il licenziamento.Un'altra giovane donna laureata, dipendente in una società partecipata, ha avuto una relazione con un collega, «ma scoperto che era sposato ha troncato il rapporto. Lui ha tappezzato i bagni con fogli in cui scriveva, con nome e cognome della donna, che lei faceva determinate prestazioni sessuali. I colleghi l'hanno isolata, lei, per il senso di colpa, si è licenziata». Come evidenzia De Stefano: «La molestia non ha mai a che fare con il desiderio sessuale, è un abuso di potere». Concetto confermato dalla consigliera di parità di Trieste Gabriella Taddeo che, in quasi dieci anni, di casi ne ha affrontati a decine. «Molto frequenti sono negli studi professionali. I datori si sentono padroni non solo dal punto di vista lavorativo. Noi cerchiamo di fornire anche strumenti per aiutarli: anche una mail in cui si scrive al molestatore che le sue attenzioni non sono gradite, può servire». Importanti poi cercare testimoni e «rimuovere il senso di colpa: la donna non è responsabile della violenza».

15° CONCORSO CIGANA

Dal 1° Luglio 2023 

al 30 Giugno 2024

LEGGE SULL’INFORMAZIONE

Fondo Simona Cigana

L’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, anche facendo proprie le proposte avanzate dal Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, ha istituito il Fondo Simona Cigana, intitolato alla memoria della collega prematuramente scomparsa nel 2007, finalizzato alla tutela legale e giudiziale di colleghi in condizioni in difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli.

Il Fondo Simona Cigana è stato costituito per fini solidaristici di sostegno legale in seno all’Assostampa del Friuli Venezia Giulia. Per maggiori informazioni 

Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste, tel. 040-370371/370571; fax 040-370378 – info@assostampafvg.it – www.assostampafvg.it
Coordinamento dei giornalisti precari e freelance: precari.freelance@assostampafvg.it

LA FORMAZIONE DEI GIORNALISTI

È ONLINE LA NUOVA PIATTAFORMA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

È attivo il nuovo portale dedicato alla formazione professionale continua, che ha preso definitivamente il posto della piattaforma Sigef. Il servizio è raggiungibile al link www.formazionegiornalisti.it: prima di accedervi è necessario effettuare una procedura di registrazione a partire dal proprio codice fiscale (guarda qui il videotutorial).

Una volta collegati sarà possibile, tra le altre cose, visualizzare la propria situazione formativa e iscriversi ai corsi di formazione (che saranno caricati nelle prossime settimane), proprio come accadeva su Sigef. 

Ricordiamo inoltre che, in caso di qualsiasi necessità, è sempre possibile contattare il supporto tecnico: per farlo è sufficiente aprire la pagina www.formazionegiornalisti.it e cliccare sul tasto posto in basso a sinistra sullo schermo (il pulsante “contattaci”).

Avvisiamo infine i colleghi che i crediti maturati dal 20 dicembre in poi saranno caricati e visibili sulla nuova piattaforma nelle prossime settimane.
Qui la nota del neoeletto Presidente dell’OdG Carlo Bartoli, che riporta alcune ulteriori informazioni utili sulla procedura di registrazione al portale, e qui alcuni suggerimenti d'uso.

Federazione Nazionale

FNSI Federazione stampa.

La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) è il sindacato unico dei giornalisti italiani. Firma il loro contratto collettivo nazionale ed è attualmente l’espressione di 19 associazioni regionali e di 3 associazioni di giornalisti italiani all’estero (Francia, Germania, Inghilterra). La Federazione affonda le sue radici nell’«Associazione della Stampa Periodica Italiana», nata nel 1877.
www.assostampafvg.it

Ordine dei Giornalisti

Così com'è configurato oggi, l'Ordine nazionale dei giornalisti, fondato nel 1963, è il soggetto collettivo che rappresenta la categoria dei giornalisti italiani. All’albo sono iscritti professionisti, pubblicisti, praticanti. Negli elenchi speciali si iscrivono invece i giornalisti stranieri che lavorano in Italia ed i direttori responsabili di periodici a carattere tecnico, professionale o scientifico.
www.odg.fvg.it

INPGI

L'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) ha tra i suoi fondatori Vittorio Emanuele III di Savoia ed il Parlamento dell’allora regno d’Italia. Ente impositore ed esattore, è integrato nel sistema pensionistico italiano. Devono esser iscritti all’Inpgi praticanti, professionisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro giornalistico subordinato.
www.inpgi.it

CASAGIT

La Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani (Casagit) si occupa della salute dei propri assistiti e dei loro familiari, fornendo un articolato sistema integrativo dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. Oggi esistono più forme d’iscrizione a Casagit, formulate per andare incontro alle esigenze dei giornalisti assunti e dei liberi professionisti.
www.casagit.it