Quattrocento studenti dicono
"no" alla violenza sulle donne
Successo dell’incontro con Valeria Palumbo (giornalista), Paola Salvi (attrice), Carlo Rotondo (musicista)
in collaborazione tra Circolo della Stampa, Comune di Pordenone, Voce Donna e Carta di Pordenone
Quattrocento studenti degli istituti superiori di Pordenone e Sacile hanno risposto all’appello del Circolo della Stampa di Pordenone che, assieme al Comune di Pordenone, a Voce Donna e a Carta di Pordenone, ha dato vita all’ormai tradizionale incontro nell’ambito della Settimana pordenonese e della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Nell’auditorium B del liceo Grigoletti hanno partecipato con i loro insegnanti a un meeting condotto da tre impareggiabili protagonisti: Valeria Palumbo (giornalista, scrittrice e storica delle donne), Paola Salvi (attrice di prosa) e Carlo Rotondo (musicista).
(nella foto l'assessora Guglielmina Cucci)
Mediante relazioni, letture di documenti storici, canzoni e filmati d’epoca è stato svolto il tema “Donna-Uomo, perché e come favorire l’intesa per un rapporto civile fra generi diversi”. Un mix che è stato un messaggio forte a favore di una parità di fatto contro i retaggi negativi della storia che ancora impediscono l’affermazione dei diritti indispensabili per una società costruita sul rispetto reciproco della “persona”, uomo o danna che sia.
Il concetto e i significati della giornata sono stati sottolineati da Pietro Angelillo (presidente del Circolo della Stampa), Guglielmina Cucci (assessora comunale alle pari opportunità), Bianca Maria Nilia (consigliera di Voce Donna), Flavia Coral (docente del liceo Grigoletti). Significativa anche la partecipazione dei rappresentanti della Consulta scolastica, il parlamentino degli studenti.
Il recital di Valeria Palumbo, Paola Salvi, Carlo Rotondo è stato un susseguirsi di citazioni, riflessioni e approfondimenti contro gli stereotipi che hanno marcato nel tempo una differenza sostanziale tra uomo e donna, a dispetto di capacità e di qualità che soltanto nella nostra epoca stanno trovando faticosamente attuazione.
Una chiara denuncia dei soprusi sulle donne, partita dal film “La Ciociara” (gli stupri perpetrati dalle truppe marocchine nel Sud Italia durante la seconda guerra mondiale), che fece vincere a Sofia Loren l’Oscar, per approfondire il concetto attraverso guerre di ogni epoca, con particolare riferimento al primo conflitto mondiale, e arrivare agli attuali femminicidi, passando a tutta una serie di esempi di discriminazione ancora duri a morire, nel mondo del lavoro, della ricerca scientifica, nella politica e nella stessa famiglia. Un labirinto sociale pericoloso, dal quale non si esce se non con la cultura del rispetto reciproco insegnato alle nuove generazioni dalle famiglie, dalla scuola e da tutta la società civile democratica.
L’incontro è stato dedicato a Simona Cigana, la giovane giornalista morta prematuramente durante il lavoro, alla quale il nostro Circolo della Stampa ha intitolato il concorso giornalistico nazionale giunto quest’anno alla 10ª edizione.