Riflessioni sui tragici fatti della follia
nazifascista e sull’odio che ritorna
No a falsi storici e strumentalizzazioni!
Perché il Circolo della Stampa di Pordenone celebra la Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo? Perché è attraverso i media che si trasmettono i contenuti e i messaggi culturali di questi eventi storici di grande significato.
Perché il Circolo della Stampa di Pordenone celebra la Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo? Perché è attraverso i media che si trasmettono i contenuti e i messaggi culturali di questi eventi storici di grande significato.
Lo dimostra il nostro recente incontro con oltre 300 studenti e i loro insegnanti delle scuole medie superiori di Pordenone, con la partecipazione di numerosi giornalisti che hanno partecipato all’evento, riconosciuto anche come corso formativo dall’Ordine della categoria. Titolo dell’incontro era infatti “Ricordare e condannare, di fronte al linguaggio e alla fabbrica dell’odio che ritorna”. Analogo concetto riguarda gli eventi che il Circolo sta dedicando alla Giornata del Ricordo.
Informare è infatti una grande responsabilità, perché significa dare all’opinione pubblica, in particolare alla sua parte più giovane, elementi di equilibrio nella conoscenza dei fatti e nella riflessione; equilibrio indispensabile per abbattere pregiudizi, posizioni di parte, confusioni volute o inconsapevoli, clamori per bassi interessi di parte.
Nella Giornata della memoria è stato condannato senza mezzi termini l’annientamento sistematico di milioni di persone (ebrei, minoranze etniche e religiose, perseguitati politici), attuato dal nazismo con l’aiuto del fascismo. Nell’occasione sono stati condannati gli eccidi commessi e quelli in atto in tutto il mondo, nei Paesi governati da dittature e da democrature.
All’ampia platea riunita nell’auditorium A del liceo Gigoletti si è voluto descrivere un periodo di odio, persecuzione e morte come un fenomeno nefasto che può ripetersi e che pertanto va combattuto riproponendo la memoria per esprimere una condanna senza attenuanti. «Intendiamo analizzare – spiega tra l’altro il presidente Pietro Angelillo – il pesante ritorno dell’odio che in tutto il mondo dimostra quanto la storia, come sempre, non basta a scongiurare il male. E proponiamo a due categorie fondamentali come gli educatori e gli operatori dell’informazione di farsene maggiormente carico, allo scopo di scongiurare un generale progressivo deterioramento della convivenza e del rispetto dell’uomo verso l’uomo».
L’evento dedicato alla Memoria è stato affidato a due relatori: un giornalista e uno storico.
Il giornalista è Simone Bacchetta, autore del docu-film di Tv 1 Cremona sulla visita a Dachau di studenti, docenti e amministratori pubblici della provincia lombarda guidati da Riccardo Goruppi (sopravvissuto alla Shoah), segnalato nella 9ª edizione del concorso giornalistico “Premio Simona Cigana”.
Lo storico è Franco Cecotti, scrittore, ricercatore attento e profondo del passato e dell’attualità del Confine Orientale, vicepresidente Aned (associazione degli ex deportati nei lager nazisti) di Trieste.
Protagonista (nonostante l’assenza dovuta a malattia), Riccardo Goruppi, 92 anni, superstite dei campi di sterminio nazisti, alfiere dell’Aned di Trieste.
Quanto al programma per la Giornata del Ricordo, il Circolo della Stampa, il richiamo costante è all’operato di storici che hanno ricostruito con imparzialità e documentazione le vicende dolorose dell’esodo italiano da Istria e Dalmazia e della tragedia delle foibe. Motivo: proporre l’attenzione, al riparo da strumentalizzazioni e falsi storici, sulle cause e alle conseguenze che hanno portato a quei dolorosi avvenimenti storici.
La nostra ricostruzione storiografica si rifà, in particolare, a due storici e scrittori triestini: Raoul Pupo e Franco Cecotti.
Raoul Pupo, autore di numerosissimi saggi sui lager nazisti e sulle tragiche vicende del Confine Orientale, ha commemorato all’inizio di febbraio la Giornata del Ricordo davanti al Consiglio regionale ed è coautore del nuovissimo “Vademecum” dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, dedicato agli stessi argomenti.
Franco Cecotti, anch’egli autore di numerosi saggi e ricerche su Memoria e Ricordo, ha tra i tanti meriti anche quello di avere ricostruito la storia geopolitica del Confine Orientale nell’arco di tempo compreso tra la seconda guerra mondiale e gli anni Cinquanta.