I prossimi dodici mesi rappresenteranno un banco di prova di vitale importanza per il giornalismo italiano e la maggioranza dei presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti auspica che gli enti di categoria sappiano cogliere l’opportunità di rinsaldare gli istituti della professione e allo stesso tempo cogliere le sfide dell’innovazione. Le prime disponibilità espresse da autorevoli rappresentanti del nuovo governo impongono uno sforzo autentico da parte di tutte le rappresentanze affinché venga superata, senza alcuna esitazione, qualsiasi divisione e personalismo.
Per questo, la maggioranza dei presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti propone un percorso rapido e efficace di discussione e condivisione di alcuni obiettivi fondamentali da raggiungere prima della fine della consiliatura e in modo che, prima di prendere qualsiasi decisione, il Governo e il Parlamento possano dialogare con una categoria che parla con una sola voce, autorevole e condivisa.
La maggioranza dei presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti ritiene per questo necessario avviare con urgenza un percorso di riforma della professione condiviso e partecipato che, partendo dalle linee guida già approvate dal Cnog esattamente un anno fa, ponga il Consiglio nazionale al centro di un dibattito che coinvolga tutto il mondo del giornalismo e tutte le sue rappresentanze. Scopo di questo processo è definire una riforma della professione che tenga conto dell’ingresso di nuove figure professionali e che consenta l'apertura a nuove forme di giornalismo che altrimenti continuerebbero a rimanere ai margini del nostro Ordine, alle sue tutele e alla sua deontologia. Un percorso di riforma da sviluppare su due binari: uno di autoriforma, quindi per vie interne e di conseguenza più rapido (come l’introduzione del cosiddetto “foglio rosa” per i pubblicisti), e uno esterno, con il coinvolgimento del Governo e di tutti i gruppi parlamentari. Questo secondo percorso dev’essere finalizzato all’approvazione di un progetto di riforma basato sui principi cardine della professione la cui articolazione spetterà al legislatore. 
Per questo riteniamo importante una forte intensificazione dei lavori e delle riunioni del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti espressamente dedicate a questo compito cruciale. E anche per questo riteniamo fondamentale continuare ad assicurare la presenza dei coordinatori della Consulta dei presidenti e dei vicepresidenti alle riunioni del Consiglio nazionale, relativamente alla trattazione di argomenti di interesse concorrente. Accanto a questo fondamentale obiettivo di riforma, la maggioranza dei presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti chiede che vengano messe a punto delle misure, di concerto con il Governo, contro le querele temerarie, a tutela della libertà di informazione, e per l’individuazione di un equo compenso del lavoro giornalistico al fine di garantire dignità, e dunque autonomia e indipendenza, ai giornalisti.
Sollecitiamo inoltre un’azione presso il Ministero vigilante per poter aggiornare le modalità di sanzione degli inadempienti alla formazione e l’introduzione della recidiva delle sanzioni disciplinari. 
Concordiamo infine sulla proroga del Ricongiungimento in attesa dell’approvazione, da parte del legislatore, di una riforma che aggiorni i criteri di accesso alla professione.?

15° CONCORSO CIGANA

Dal 1° Luglio 2023 

al 30 Giugno 2024

LEGGE SULL’INFORMAZIONE

Fondo Simona Cigana

L’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, anche facendo proprie le proposte avanzate dal Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, ha istituito il Fondo Simona Cigana, intitolato alla memoria della collega prematuramente scomparsa nel 2007, finalizzato alla tutela legale e giudiziale di colleghi in condizioni in difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli.

Il Fondo Simona Cigana è stato costituito per fini solidaristici di sostegno legale in seno all’Assostampa del Friuli Venezia Giulia. Per maggiori informazioni 

Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste, tel. 040-370371/370571; fax 040-370378 – info@assostampafvg.it – www.assostampafvg.it
Coordinamento dei giornalisti precari e freelance: precari.freelance@assostampafvg.it

LA FORMAZIONE DEI GIORNALISTI

È ONLINE LA NUOVA PIATTAFORMA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

È attivo il nuovo portale dedicato alla formazione professionale continua, che ha preso definitivamente il posto della piattaforma Sigef. Il servizio è raggiungibile al link www.formazionegiornalisti.it: prima di accedervi è necessario effettuare una procedura di registrazione a partire dal proprio codice fiscale (guarda qui il videotutorial).

Una volta collegati sarà possibile, tra le altre cose, visualizzare la propria situazione formativa e iscriversi ai corsi di formazione (che saranno caricati nelle prossime settimane), proprio come accadeva su Sigef. 

Ricordiamo inoltre che, in caso di qualsiasi necessità, è sempre possibile contattare il supporto tecnico: per farlo è sufficiente aprire la pagina www.formazionegiornalisti.it e cliccare sul tasto posto in basso a sinistra sullo schermo (il pulsante “contattaci”).

Avvisiamo infine i colleghi che i crediti maturati dal 20 dicembre in poi saranno caricati e visibili sulla nuova piattaforma nelle prossime settimane.
Qui la nota del neoeletto Presidente dell’OdG Carlo Bartoli, che riporta alcune ulteriori informazioni utili sulla procedura di registrazione al portale, e qui alcuni suggerimenti d'uso.

Federazione Nazionale

FNSI Federazione stampa.

La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) è il sindacato unico dei giornalisti italiani. Firma il loro contratto collettivo nazionale ed è attualmente l’espressione di 19 associazioni regionali e di 3 associazioni di giornalisti italiani all’estero (Francia, Germania, Inghilterra). La Federazione affonda le sue radici nell’«Associazione della Stampa Periodica Italiana», nata nel 1877.
www.assostampafvg.it

Ordine dei Giornalisti

Così com'è configurato oggi, l'Ordine nazionale dei giornalisti, fondato nel 1963, è il soggetto collettivo che rappresenta la categoria dei giornalisti italiani. All’albo sono iscritti professionisti, pubblicisti, praticanti. Negli elenchi speciali si iscrivono invece i giornalisti stranieri che lavorano in Italia ed i direttori responsabili di periodici a carattere tecnico, professionale o scientifico.
www.odg.fvg.it

INPGI

L'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) ha tra i suoi fondatori Vittorio Emanuele III di Savoia ed il Parlamento dell’allora regno d’Italia. Ente impositore ed esattore, è integrato nel sistema pensionistico italiano. Devono esser iscritti all’Inpgi praticanti, professionisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro giornalistico subordinato.
www.inpgi.it

CASAGIT

La Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani (Casagit) si occupa della salute dei propri assistiti e dei loro familiari, fornendo un articolato sistema integrativo dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. Oggi esistono più forme d’iscrizione a Casagit, formulate per andare incontro alle esigenze dei giornalisti assunti e dei liberi professionisti.
www.casagit.it

QUOTE ALBO 2023

QUOTE ALBO 2024
La quota Albo per il 2024 è di 120 euro (per i pensionati 60 euro*, per l'elenco speciale 130 euro). Per i pagamenti effettuati dopo il 31 gennaio si applica, a termini di legge, una mora del 10%.  Si ricorda che dopo due anni di mancati pagamenti delle quote l’OdG dovrà procedere alla cancellazione dall'albo dei colleghi morosi.

*I giornalisti professionisti e pubblicisti che possono autocertificare di essere titolari di pensione di vecchiaia o invalidità pagheranno metà quota (modulo scaricabile sul nostro sito), come pure i colleghi titolari di pensioni di anzianità a partire dall'anno successivo al compimento dell'età pensionabile, attualmente 67 anni. Per chi ha già beneficiato della riduzione negli anni passati, l’invio non è necessario.
Qui altre info utili.  

LA PEC È UN OBBLIGO DI LEGGE
Ricordiamo ancora una volta che l'obbligo di possedere una casella di posta certificata permane ed è responsabilità di ciascun iscritto verificarne il regolare funzionamento. Nei giorni scorsi, durante la Consulta dei Presidenti, il Consiglio Nazionale ha sollecitato gli Ordini regionali a sospendere, come da disposizioni di legge, tutti coloro che non hanno una pec o hanno una pec non funzionante. Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, come già segnalato nelle sue comunicazioni, ha riscontrato con l’invio dei Pago PA per il pagamento delle quote albo molte pec non funzionanti: coloro che sono in questa situazione sono invitati a riattivare o rinnovare la casella di posta elettronica certificata e a comunicarla ai nostri uffici all’indirizzo odgfvg@pec.it. Diversamente, l’Ordine regionale dovrà procedere con la sospensione, status che impedisce l’esercizio della professione. Ricordiamo infine che è importante poter accedere con facilità alla propria casella di posta certificata, verificando di avere sempre a disposizione username e password, e controllare con una certa frequenza le mail che arrivano al proprio domicilio digitale.