Nei giorni scorsi l’editore dell’agenzia Aska ha annunciato 23 licenziamenti. Negli stessi giorni l’editore della Poligrafici Editoriale (che è anche presidente della Fieg) ha presentato un piano di riorganizzazione che prevede ancora tagli, ancora contratti di solidarietà, ancora prepensionamenti, ancora ammortizzatori sociali. Si badi che la Poligrafici Editoriale, che un tempo era proprietaria anche del “Piccolo”, da oltre trent’anni fa ampio ricorso allo strumento dei prepensionamenti, contribuendo così allo sfascio dell’Inpgi. Una situazione insostenibile. Ne abbiamo parlato nell’ultima Giunta della Fnsi riunita con la consulta dei presidenti delle Associazioni di stampa. Lanciando questo allarme: «Il settore dell'editoria deve essere rilanciato. Ad essere a rischio è il pluralismo dell'informazione e il diritto dei cittadini ad essere informati».«Nel valutare positivamente le aperture del sottosegretario con delega all'Editoria, Andrea Martella – si è detto – Giunta e Associazioni di stampa ritengono che qualsiasi intervento per il settore non possa prescindere dalla salvaguardia dell'autonomia e dell'indipendenza dell'Inpgi. La situazione dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani è il risultato di un decennio di tagli ed espulsioni dal mondo del lavoro messi in atto dalle aziende editoriali per fronteggiare la grave crisi strutturale del settore. Bisogna dire basta alla politica dei tagli indiscriminati, tesi unicamente a ridurre il lavoro regolare e ad incentivare i pensionamenti anticipati. La salvaguardia dell'Inpgi passa attraverso l'indispensabile allargamento della platea degli iscritti e la messa in campo di politiche di inclusione nel mondo del lavoro che richiedono un'inversione di tendenza da parte delle aziende e azioni di contrasto al precariato dilagante». Il sindacato dei giornalisti ritiene necessario un confronto a tutto campo, senza pregiudiziali, con il governo e con gli editori. L'apertura di una nuova stagione di tagli al costo del lavoro e di riduzione dell'occupazione, annunciata da alcune aziende, richiede infatti una mobilitazione di tutta la categoria, con azioni di contrasto e di lotta.Non bastano le aperture del nuovo sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella. Che ha detto: «Penso che lo Stato debba sostenere direttamente e indirettamente l'informazione». Una netta inversione di tendenza, dopo la stagione del sottosegretario Crimi. Ma le parole non bastano. Ora servono i fatti.

15° CONCORSO CIGANA

Dal 1° Luglio 2023 

al 30 Giugno 2024

LEGGE SULL’INFORMAZIONE

Fondo Simona Cigana

L’Assostampa del Friuli Venezia Giulia, anche facendo proprie le proposte avanzate dal Coordinamento regionale dei giornalisti precari e freelance, ha istituito il Fondo Simona Cigana, intitolato alla memoria della collega prematuramente scomparsa nel 2007, finalizzato alla tutela legale e giudiziale di colleghi in condizioni in difficoltà, con particolare riferimento a precari, freelance, disoccupati e soggetti deboli.

Il Fondo Simona Cigana è stato costituito per fini solidaristici di sostegno legale in seno all’Assostampa del Friuli Venezia Giulia. Per maggiori informazioni 

Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, Corso Italia n. 13, 34122 Trieste, tel. 040-370371/370571; fax 040-370378 – info@assostampafvg.it – www.assostampafvg.it
Coordinamento dei giornalisti precari e freelance: precari.freelance@assostampafvg.it

LA FORMAZIONE DEI GIORNALISTI

È ONLINE LA NUOVA PIATTAFORMA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

È attivo il nuovo portale dedicato alla formazione professionale continua, che ha preso definitivamente il posto della piattaforma Sigef. Il servizio è raggiungibile al link www.formazionegiornalisti.it: prima di accedervi è necessario effettuare una procedura di registrazione a partire dal proprio codice fiscale (guarda qui il videotutorial).

Una volta collegati sarà possibile, tra le altre cose, visualizzare la propria situazione formativa e iscriversi ai corsi di formazione (che saranno caricati nelle prossime settimane), proprio come accadeva su Sigef. 

Ricordiamo inoltre che, in caso di qualsiasi necessità, è sempre possibile contattare il supporto tecnico: per farlo è sufficiente aprire la pagina www.formazionegiornalisti.it e cliccare sul tasto posto in basso a sinistra sullo schermo (il pulsante “contattaci”).

Avvisiamo infine i colleghi che i crediti maturati dal 20 dicembre in poi saranno caricati e visibili sulla nuova piattaforma nelle prossime settimane.
Qui la nota del neoeletto Presidente dell’OdG Carlo Bartoli, che riporta alcune ulteriori informazioni utili sulla procedura di registrazione al portale, e qui alcuni suggerimenti d'uso.

Federazione Nazionale

FNSI Federazione stampa.

La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) è il sindacato unico dei giornalisti italiani. Firma il loro contratto collettivo nazionale ed è attualmente l’espressione di 19 associazioni regionali e di 3 associazioni di giornalisti italiani all’estero (Francia, Germania, Inghilterra). La Federazione affonda le sue radici nell’«Associazione della Stampa Periodica Italiana», nata nel 1877.
www.assostampafvg.it

Ordine dei Giornalisti

Così com'è configurato oggi, l'Ordine nazionale dei giornalisti, fondato nel 1963, è il soggetto collettivo che rappresenta la categoria dei giornalisti italiani. All’albo sono iscritti professionisti, pubblicisti, praticanti. Negli elenchi speciali si iscrivono invece i giornalisti stranieri che lavorano in Italia ed i direttori responsabili di periodici a carattere tecnico, professionale o scientifico.
www.odg.fvg.it

INPGI

L'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) ha tra i suoi fondatori Vittorio Emanuele III di Savoia ed il Parlamento dell’allora regno d’Italia. Ente impositore ed esattore, è integrato nel sistema pensionistico italiano. Devono esser iscritti all’Inpgi praticanti, professionisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro giornalistico subordinato.
www.inpgi.it

CASAGIT

La Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani (Casagit) si occupa della salute dei propri assistiti e dei loro familiari, fornendo un articolato sistema integrativo dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. Oggi esistono più forme d’iscrizione a Casagit, formulate per andare incontro alle esigenze dei giornalisti assunti e dei liberi professionisti.
www.casagit.it

QUOTE ALBO 2023

QUOTE ALBO 2024
La quota Albo per il 2024 è di 120 euro (per i pensionati 60 euro*, per l'elenco speciale 130 euro). Per i pagamenti effettuati dopo il 31 gennaio si applica, a termini di legge, una mora del 10%.  Si ricorda che dopo due anni di mancati pagamenti delle quote l’OdG dovrà procedere alla cancellazione dall'albo dei colleghi morosi.

*I giornalisti professionisti e pubblicisti che possono autocertificare di essere titolari di pensione di vecchiaia o invalidità pagheranno metà quota (modulo scaricabile sul nostro sito), come pure i colleghi titolari di pensioni di anzianità a partire dall'anno successivo al compimento dell'età pensionabile, attualmente 67 anni. Per chi ha già beneficiato della riduzione negli anni passati, l’invio non è necessario.
Qui altre info utili.  

LA PEC È UN OBBLIGO DI LEGGE
Ricordiamo ancora una volta che l'obbligo di possedere una casella di posta certificata permane ed è responsabilità di ciascun iscritto verificarne il regolare funzionamento. Nei giorni scorsi, durante la Consulta dei Presidenti, il Consiglio Nazionale ha sollecitato gli Ordini regionali a sospendere, come da disposizioni di legge, tutti coloro che non hanno una pec o hanno una pec non funzionante. Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, come già segnalato nelle sue comunicazioni, ha riscontrato con l’invio dei Pago PA per il pagamento delle quote albo molte pec non funzionanti: coloro che sono in questa situazione sono invitati a riattivare o rinnovare la casella di posta elettronica certificata e a comunicarla ai nostri uffici all’indirizzo odgfvg@pec.it. Diversamente, l’Ordine regionale dovrà procedere con la sospensione, status che impedisce l’esercizio della professione. Ricordiamo infine che è importante poter accedere con facilità alla propria casella di posta certificata, verificando di avere sempre a disposizione username e password, e controllare con una certa frequenza le mail che arrivano al proprio domicilio digitale.