PROGRESSO E DISSACRAZIONE DELL’UOMO
La vita si vive nel tempo ed il passare del tempo permette sia il crescere delle persone sia il loro invecchiare, il loro vivere.
Angelo Luminoso è uno degli educatori e uomini di cultura più significativi del Pordenonese. Preside emerito del liceo classico Leopardi di Pordenone, è anche commentatore di eventi storici e della vita. È stato, per molti anni, presidente dell’Associazione di cultura classica “Atene e Roma”. È socio onorario del Circolo della Stampa di Pordenone e benemerito del Comune di Pordenone.
La vita si vive nel tempo ed il passare del tempo permette sia il crescere delle persone sia il loro invecchiare, il loro vivere. Nella vecchiaia ravviviamo il rapporto con quel che ci circonda. Nella mia realtà di ultra nonagenario è andata consolidandosi la consapevolezza che il passare degli anni permette all’essere umano di selezionare i modelli cognitivi migliori, eliminando quelli meno funzionali.
Ma non basta: bisogna che lo spirito della persona sia predisposto, che ci siano le condizioni prioritarie e precorritrici della saggezza. Sorpassando i decenni più lontani, mi rendo conto che l’umanità sta vivendo rivoluzioni sorprendenti, che il mondo è scosso da tanti inediti sconvolgimenti e da paurose incertezze, che non possiamo prevedere come esso sarà tra cinquant’anni.
Non possiamo essere sicuri di nulla, di come evolveranno le politiche e le relazioni sociali, non possiamo prevedere quali innovazioni ci riserveranno la scienza e le tecnologie. Ma, come è sempre avvenuto, le generazioni future sapranno affrontare gli eventi che le attendono.
La mia generazione è stata investita da molteplici novità, ha affrontato le sfide della modernità, una modernità che ci ha elargito un progresso che non conosce limiti, ma ha imposto la prevalenza dell’individualismo e del pragmatismo.
Le sorprendenti vie della storia non cesseranno di sorprendere ed è impossibile sottrarsi al suo divenire che tende a mutare sistemi di vita e a virare verso la disumanizzazione. Imprigionati, dalle interconnessioni della globalità, nelle sabbie mobili del presente, compete ai viventi il compito di cominciare a progettare il domani, proiettando desideri ed aspettative di un’antica normalità, nella consapevolezza dei limiti dell’uomo e del rispetto delle norme imposte dalla natura.
Angelo Luminoso
Pordenone