Massimo Franco è socio onorario del Circolo della Stampa.
Massimo Franco, giornalista e scrittore, editorialista del Corriere ella Sera, è Socio Onorario del Circolo della Stampa di Pordenone. Avevamo annunciato questa nostra decisione come uno dei momenti più significativi della 23ª edizione di Pordenonelegge, in accordo con la direzione e con i curatori della Festa del libro con gli autori.
L’annuale riconoscimento è stato consegnato da una delegazione di quattro membri del nostro direttivo: Lucio Leandrin (che ha presentato il personaggio e gli ha consegnato la nostra pergamena), Angela Mormile (che ha letto la motivazione), Edoardo Fabris, Daniela Perotto. Ha accolto l’ospite il presidente della Fondazione Pordenonelegge, Michelangelo Agrusti.
L’evento ha introdotto la parte centrale della giornata, vale a dire il colloquio dell’autore con il pubblico, con la conduzione di Pierluigi Castagnetti, imperniato sul nuovo libro di Massimo Franco, “Il monastero. Benedetto XVI, nove anni di papato-ombra”.
Questa la motivazione del nostro riconoscimento:
MASSIMO FRANCO SOCIO ONORARIO
Nell’ampio e variopinto Circo mediatico italiano, Massimo Franco rappresenta il volto rassicurante di chi non si lascia influenzare dall’emotività e dalle posizioni preconcette.
Che scriva editoriali o libri, che partecipi a dibattiti, resta fedele alla necessità di documentazione, equilibrio e professionalità, di cui tanto abbiamo bisogno in tempi controversi e convulsi come questa parte iniziale del terzo millennio.
Politologo, saggista, accademico, è innanzitutto giornalista, come dimostra il suo ricco curriculum di inviato per molte testate prestigiose dell’informazione democratica. Sa raccontare e analizzare con chiarezza, nel rispetto delle persone.
Per questo impegno di eccellenza che lo distingue, il Circolo della Stampa si onora di conferire a Massimo Franco il titolo di Socio Onorario, previsto dal proprio Statuto.
Il Presidente
Pietro Angelillo
Pordenone, 18 settembre 2022
Pordenonelegge, 23ª edizione
Massimo Franco Socio Onorario del Circolo della Stampa di Pordenone.
Massimo Franco è stato scelto dal Circolo della Stampa di Pordenone quale nuovo Socio Onorario. Il riconoscimento, previsto dallo Statuto dell’Associazione, sarà consegnato ufficialmente durante l’incontro a Pordenonelegge, imperniato sul nuovo libro del giornalista-scrittore, domenica 18 settembre, alle 12, nell’auditorium della Regione, in via Roma, a Pordenone.
Franco, editorialista del Corriere della Sera e collaboratore di molte trasmissioni televisive, ha al suo attivo anche una proficua attività di scrittore. Scegliendo lui per la prestigiosa nomina, il Circolo della stampa premia la sua professionalità e il suo profilo di protagonista dell’informazione e della cultura. Inoltre, con la sua scelta, vuole festeggiarlo per la sua recente fatica letteraria, Il monastero. Benedetto XVI, nove anni di papato-ombra, Milano, Solferino, 2022.
Nell’occasione, il Circolo esprime il ringraziamento a Pordenonelegge per avere accettato la proposta che consente la continuazione di un evento ormai tradizionale nell’ambito della “Festa del libro con gli autori”.
Pordenone, 8 settembre 2022
Ricordare Arturo Zambon a un secolo dalla sua nascita
Venerdì 12 agosto ricorreva il 100° anniversario della nascita di Arturo Zambon, uno dei massimi esponenti della Resistenza antifascista in Friuli e protagonista della vita civile del dopoguerra fino al primo decennio del terzo millennio.
Ricordarlo oggi, a distanza di 10 anni della sua morte (4 novembre 2012), significa riproporre i valori di un periodo che è segnato come il riscatto dell'Italia dal totalitarismo, dalla cultura della guerra, dalle divisioni di parte, grazie alla conquista della libertà e della democrazia, due beni preziosi da difendere giorno per giorno con la consapevolezza che sono diritti inalienabili.
Dopo l'8 settembre 1943, Arturo Zambon, ufficiale di complemento degli Alpini, evase dalla prigionia nazifascista. Successivamente aderì, con il nome di battaglia "Comici", alla Lotta di liberazione dal nazismo e dal fascismo, dapprima nella 5a Brigata Osoppo, dove fu capo di stato maggiore, e successivamente nella Brigata unificata Ippolito Nievo A, composta da formazioni della Osoppo e della Garibaldi, come vicecapo di stato maggiore, un ruolo operativo sul terreno e di raccordo tra il comandante di quella unità operativa, il garibaldino Mario Modotti "Tribuno", e il capo di stato maggiore, l'osovano Pietro Maset "Maso".
Quell'unità operativa, in azione tra la Valcellina, la Val Colvera e il monte Cavallo, è oggi ricordata dal monumento di Piancavallo, inaugurato nel 1983 dal presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Nell'inverno 1944-1945 la "Ippolito Nievo A" subì i colpi della controffensiva nazifascista con la perdita di una parte del suo vertice: arrestato e fucilato "Tribuno", ucciso in combattimento "Maso", ferito mortalmente in un agguato il commissario politico, Giulio Contin "Riccardo". A sua volta, Arturo Zambon fu catturato, su delazione, dalla Decima Mas, poi tenuto prigioniero in varie località del Veneto.
Riuscì a fuggire assieme a Cino Boccazzi "Piave" e partecipò attivamente alla liberazione di Maniago, la sua città dove, all'indomani della seconda guerra mondiale, fu comandante della zona militare e operò assieme al governatore britannico Pinny per la rinascita economica e politica.
(P.A.)Qualche anno fa, mentre ero in attesa del mio turno per una visita medica nell’ospedale di Pordenone, notai Lionello Girolin, in piedi, davanti a una statua della Madonna, all’esterno di un reparto di degenza. Perché si trovava li?
«Semplice – mi rispose con il sorriso delle persone miti e devote – soltanto per ringraziare la Madonna per avere salvato mia moglie, tempo fa, in un difficile momento per la sua salute. Vengo qui tutte le volte che sono nell’ospedale o mi trovo nei pressi».
Obiettai che un po’ di riconoscenza avrebbe potuto riservarla anche ai medici. «Senz’altro – rispose pronto – ma pregherò sempre la Madonna per averli ispirati». Rimase ancora un po’ in raccoglimento, poi se ne andò, salutandomi con l’aria soddisfatta di chi aveva appena compiuto il proprio dovere di riconoscenza.
Questo episodio, mi rende indimenticabile Nello, come tutti lo chiamavamo, scomparso prematuramente all’età di 74 anni. Era stato socio del Circolo della Stampa e assiduo frequentatore delle nostre attività, quando la moglie, Rossana Martin, era nostra segretaria-tesoriera attivissima, e anche negli anni successivi, quando fu da noi nominata Socia Onoraria. Dove era lei, si era sempre certi di trovare lui. Una coppia inossidabile per oltre mezzo secolo, che infondeva serenità e ammirazione tra i loro molti conoscenti ed estimatori.
Omar Monestier, giornalista di valore
(P.A.) La prematura morte di Omar Monestier, avvenuta nella notte tra domenica 31 luglio e lunedì 1 agosto, colpisce duramente la categoria dei giornalisti e il mondo giornalistico in generale. Abbiamo perduto un protagonista del nostro tempo, che non si atteggiava e non si imponeva; semplicemente operava, con dedizione, tenacia, scrupolosità, capacità professionale.
Era sul fronte dell'informazione, infaticabilmente, da metà anni Ottanta e, a 58 anni, si trovava a dirigere, ormai da tempo, contemporaneamente, due testate storiche del Friuli Venezia Giulia, Messaggero Veneto e Il Piccolo, con il rispetto e con l'attenzione verso i problemi, le prospettive e la storia dei due territori, come già aveva fatto egregiamente nelle precedenti esperienze in varie testate giornalistiche del Veneto, del Trentino Alto Adige, della Toscana.
Il circolo della stampa di Pordenone lo aveva avuto come ospite in alcune sue manifestazioni, alle quali egli aveva aderito sempre con entusiasmo.
Omar Monestier lascia dunque rimpianto e ammirazione, un'eredità morale e professionale che è ormai scuola.
Il Circolo della Stampa di Pordenone porge le condoglianze alla famiglia, alle redazioni del Messaggero Veneto e de Il Piccolo, ai colleghi del Gruppo editoriale Gedi.
ITALO ZANNIER COMPIE 90 ANNI
L’augurio per un socio illustre e il suggerimento a due Regioni per celebrarlo con un evento
Giovedì 9 giugno Italo Zannier, uno dei grandi italiani della fotografia internazionale, compirà 90 anni. Il Circolo della stampa di Pordenone, che si pregia di averlo onorato con la nomina di “Socio Onorario” e con il “Pennino d’oro”, esprime l’augurio e il compiacimento per il prestigioso anniversario.
«Italo Zannier, veneziano, cittadino del mondo – commenta il presidente Pietro Angelillo – è anche uno dei personaggi più illustri del Friuli Occidentale, essendo egli nato a Spilimbergo da famiglia spilimberghese ed essendosi formato culturalmente in Friuli. Per noi è dunque particolarmente doveroso fargli sentire il calore dei giornalisti pordenonesi per il suo lungo impegno e per le sue tante attività culturali e professionali».
La sua carriera è costellata di momenti intensi che nemmeno la sua età affievolisce e che sono parte integrante della storia della cultura italiana, soprattutto nello studio della fotografia, nell’insegnamento accademico, nella pubblicazione di libri che illustrano fondamenti delle tecniche fotografiche, momenti di vita, personaggi. Alla sua attività di divulgatore devono la fama molti grandi fotografi italiani contemporanei.
CRISI DEL GIORNALISMO, DELL'EDITORIA E DEI FRUITORI DELLE NOTIZIE.
QUALE FUTURO PER L'INFORMAZIONE?
Pordenone, lunedì 9 maggio, Palazzo Klefisch, via della Motta 13/a - ore 9-13
Evento in collaborazione con il Circolo della Stampa di Pordenone ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).
L’evento si propone di analizzare i cambiamenti strutturali e professionali dell’informazione, in presenza di una tecnologia sempre più evoluta e di un capovolgimento del rapporto tra il giornalismo e i destinatari delle notizie. Sarà analizzato anche il mutamento dei ruoli, prendendo in considerazione la diffusione dei social che consentono a un numero crescente di persone di creare e diffondere notizie tra le quali - spesso - si nascondono fake news. Da qui la crisi delle imprese editoriali e delle redazioni, con conseguente riduzione di un settore prezioso per le democrazie.
Crediti formativi: 4
È ONLINE LA NUOVA PIATTAFORMA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
È attivo il nuovo portale dedicato alla formazione professionale continua, che ha preso definitivamente il posto della piattaforma Sigef. Il servizio è raggiungibile al link www.formazionegiornalisti.it: prima di accedervi è necessario effettuare una procedura di registrazione a partire dal proprio codice fiscale (guarda qui il videotutorial).
Una volta collegati sarà possibile, tra le altre cose, visualizzare la propria situazione formativa e iscriversi ai corsi di formazione (che saranno caricati nelle prossime settimane), proprio come accadeva su Sigef.
Ricordiamo inoltre che, in caso di qualsiasi necessità, è sempre possibile contattare il supporto tecnico: per farlo è sufficiente aprire la pagina www.formazionegiornalisti.it e cliccare sul tasto posto in basso a sinistra sullo schermo (il pulsante “contattaci”).
Avvisiamo infine i colleghi che i crediti maturati dal 20 dicembre in poi saranno caricati e visibili sulla nuova piattaforma nelle prossime settimane.
Qui la nota del neoeletto Presidente dell’OdG Carlo Bartoli, che riporta alcune ulteriori informazioni utili sulla procedura di registrazione al portale, e qui alcuni suggerimenti d'uso.
La Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) è il sindacato unico dei giornalisti italiani. Firma il loro contratto collettivo nazionale ed è attualmente l’espressione di 19 associazioni regionali e di 3 associazioni di giornalisti italiani all’estero (Francia, Germania, Inghilterra). La Federazione affonda le sue radici nell’«Associazione della Stampa Periodica Italiana», nata nel 1877.
www.assostampafvg.it
Così com'è configurato oggi, l'Ordine nazionale dei giornalisti, fondato nel 1963, è il soggetto collettivo che rappresenta la categoria dei giornalisti italiani. All’albo sono iscritti professionisti, pubblicisti, praticanti. Negli elenchi speciali si iscrivono invece i giornalisti stranieri che lavorano in Italia ed i direttori responsabili di periodici a carattere tecnico, professionale o scientifico.
www.odg.fvg.it
L'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) ha tra i suoi fondatori Vittorio Emanuele III di Savoia ed il Parlamento dell’allora regno d’Italia. Ente impositore ed esattore, è integrato nel sistema pensionistico italiano. Devono esser iscritti all’Inpgi praticanti, professionisti e pubblicisti titolari di un rapporto di lavoro giornalistico subordinato.
www.inpgi.it
La Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani (Casagit) si occupa della salute dei propri assistiti e dei loro familiari, fornendo un articolato sistema integrativo dell’assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale. Oggi esistono più forme d’iscrizione a Casagit, formulate per andare incontro alle esigenze dei giornalisti assunti e dei liberi professionisti.
www.casagit.it