Il Papa Francesco: "Giornalisti contro
il clamore e la violenza verbale"
“La difficoltà a svelare e a sradicare le fake news è dovuta anche al fatto che le persone interagiscono spesso all’interno di ambienti digitali omogenei e impermeabili a prospettive e opinioni divergenti”. Così Papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata delle Comunicazioni Sociali 2018.
Secondo il Santo Padre, serve un giornalismo che “non bruci le notizie”, ma ricerchi sempre la verità e sia “impegnato a indicare soluzioni alternative alle escalation del clamore e della violenza verbale”.
Nel messaggio per la Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali Francesco esorta gli operatori della comunicazione e i giornalisti a ritornare alle fondamenta della loro professione anzi “missione”, a essere “custodi delle notizie”.
Nel suo messaggio Papa Francesco argomenta che “la pace è la vera notizia” e rivolge un “invito a promuovere un giornalismo di pace, non intendendo con questa espressione un giornalismo “buonista”, che neghi l’esistenza di problemi gravi e assuma toni sdolcinati. Intendo, al contrario, un giornalismo senza infingimenti, ostile alle falsità, a slogan ad effetto e a dichiarazioni roboanti; un giornalismo fatto da persone per le persone, e che si comprende come servizio a tutte le persone, specialmente a quelle – sono al mondo la maggioranza – che non hanno voce; un giornalismo che non bruci le notizie, ma che si impegni nella ricerca delle cause reali dei conflitti, per favorirne la comprensione dalle radici e il superamento attraverso l’avviamento di processi virtuosi; un giornalismo impegnato a indicare soluzioni alternative alle escalation del clamore e della violenza verbale”.
Mentre per il prefetto della Segreteria della Comunicazione, monsignor Viganò, servono “nuove forme di alleanze” tra cittadini e istituzioni contro le fake news. Nuove forme di alleanze, spiega in un’intervista a Vatican News, “che vanno dalla scuola alla politica fino alle federazioni professionali”.